TONDA DI FILADELFIA

 Ritenuta da molti un clone della Carolea, per la similitudine del frutto, è stato invece accertato essere una varietà vera e propria dalle analisi genetiche svolte presso l’Istituto Sperimentale per l’Olivicoltura di Rende (CS). Trattasi di una pianta con sviluppo vegetativo contenuto, portamento assurgente con chioma mediamente folta. I rami anch’essi assurgenti con internodi brevi, foglie brevi e strette di colore verde intenso nella pagina superiore, quella inferiore verde chiaro, di forma lanceolata con lamina piuttosto irregolare con frequenti ricurvature della parte apicale. La drupa di forma sferoidale è di grossa pezzatura 4 – 6 grammi con apice fornito di un piccolo umbone spostato rispetto all’asse longitudinale, le lenticelle non sono molto grandi ma visibili sul frutto immaturo, a colpleta maturazione si presenta di colore rosso vinoso. La resa al Sole sul secco di 49,05% si raggiunge in dicembre, però già a novembre si hanno buone rese del 44,1% sempre sul secco. Il rapporto polpa nocciolo è del 84,7%, la resa è elevata 24 – 25%. Tende ad alternare, ma le produzioni negli anni di carica sono abbastanza buone, molto sensibile alla rogna ed alla mosca olearia. Grazie alle analisi effettuate presso l’ISO di Rende (CS) per due anni con tre campionature annue è possibile affermare quanto segue: l’acidità si è mantenuta sempre al di sotto del 1%; altro dato interessante è il numero di perossidi che è oscillato tra 3 e 4 e solo in un caso ha raggiunto il valore 6,4; buoni sono risultati i valori di rancimati, la resistenza dell’olio all’irrancidimento, quasi sempre superiore alle 10 ore; la percentuale di olio sul fresco è oscillata tra il 14 ed il 17% in relazione all’epoca di raccolta; significativo anche il dato relativo alla presenza di acido oleico, molto importante per la qualità dell’olio poiché ne influenza il valore nutrizionale, il valore medio registrato è del 72% con punte del 75%; infine, ma non per importanza, viene riportato il dato relativo ai poli fenoli totali che sono risultati buoni sino alla fine di ottobre per poi decrescere repentinamente, il che ci suggerisce l’epoca di raccolta ottimale. Da tali risultati si può affermare che la Tonda di Filadelfia è sicuramente una cultivar da diffondere ulteriormente anche fuori dall’attuale areale, sia per le sua caratteristiche varitali (è infatti una cultivar facilmente meccanizzabile per l’assurgenza delle branche, per la buona pezzatura del frutto che potrebbe anche essere utilizzato da mensa) che per le peculiarità dell’olio che se ne ottiene ( infatti all’analisi sensoriale l’olio di Tonda di Filadelfia è risultato mediamente fruttato con leggero gusto di amaro e piccante ).

Ulteriori studi si rendono comunque necessari per limitare i suoi aspetti negativi, in primis l’alta suscettibilità nei riguardi della rogna e l’alternanza di produzione.

 

 

      

 

 

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